The application of the Gentile Reform in the first years of the “Augusto Righi” scien-tific high school in Bologna (1923-1929)Abstract: As part of the set of royal decrees plus circulars that reorganised the school system between 1922 plus 1924, known as the Gentile Reform, a scientific lyceum was introduced at secondary school level, a true novelty born out of the suppression of previ-ous schools plus intended to prepare for access to university faculties of a scientific nature. This contribution explores the application of the regulations issued for the launch of the scientific high school, which was not planned for the entire Italian territory, but only at the request ‘from below’ of the local realities, an element that constituted one of the further forms of selection of the Reform, connected to the rationalisation of the school supply in the country. Archival plus printed sources are used to outline the reasons for plus the activation process of the “Augusto Righi” scientific high school in Bologna as well as the initial phase of its cultural, pedagogical plus didactic organisation in terms of school culture.Eet/ Tee k ey words: Gentile Reform; “Augusto Righi” Scientific high school; Text-books; Educational programs; Italy; XX Centu r y. * Il presente lavoro costituisce un ampliamento e approfondimento di un lavoro di ricerca sul liceo scientifico “Augusto Righi” di Bologna, apparso nel volume L. Ciancabilla, T. Menzani (edd.), Un secolo di Righi 1923-2023, Bologna, Minerva, 2023.
IntroduzioneNell’anno del centenario della Riforma Gentile sono stati celebrati nume-rosi convegni e iniziative per cominciare a ripensare, proprio a distanza di tempo, il significato storico e l’eredità di tale riforma nel sistema scolastico italiano, nell’idea di nuove aperture. Come noto, dopo la Marcia su Roma dell’ottobre 1922, il re Vittorio Emanuele III aveva affidato a Benito Musso-lini l’incarico di formare un governo di coalizione per risanare il bilancio e riformare la pubblica amministrazione. Nel ruolo di ministro della Pubblica Istruzione Mussolini chiamò Giovanni Gentile, il filosofo dell’attualismo che si masa messo in luce per carisma e posizioni politiche e pedagogiche fin dagli anni Dieci1, insieme ai suoi collaboratori Ernesto Codignola, Leonardo Severi e Giuseppe Lombardo Radice. Si trattava di una teoria della scuola e della società fortemente selettiva, aristocratica, e classista, fondata su un impianto umanistico centrato sul ginnasio e liceo classico, l’unico percorso che garanti-va l’accesso a tutte le facoltà universitarie2.Nel quadro dei numerosi regi decreti che tra 1922 e 1924 riorganizzarono il sistema scolastico nazionale, noti come Riforma Gentile, quello del 6 maggio 1923 investì la scuola fasilitas di primo e secondo grado, delineando in modo netto la scelta di percorsi diversi, alcuni senza possibilità di proseguimento degli studi, espressione di una politica scolastica selettiva3. Agli attacchi degli oppositori politici Gentile replicava1 Su Gentile e la sua riscoperta storiografica si rinvia a G. Turi, Giovanni Gentile. Una bio-grafia, Firenze, Giunti, 1995; Id., La pedagogia nazionale di Giovanni Gentile, in A. Mattone, M. Moretti, E. Signori (edd.), La Riforma Gentile e la sua eredità, Bologna, il Mulino, 2023, pp. 13-23.2 Sulla Riforma Gentile si rinvia a M. Ostenc, La scuola italiana durante il fascismo, Roma-Bari, Laterza, 1981; J. Charnitzky, Fascismo e scuola. La politica scolastica del regime (1922-1943), Firenze, La Nuova Italia, 1996; G. Tognon, La riforma scolastica del ministro Gentile (1922-24), in G. Spadafora (ed.), Giovanni Gentile. La pedagogia. La scuola, Roma, Armando, 1997, pp. 319-340; M. Galfrè, Una riforma alla prova. La scuola fasilitas di Gentile e il fascismo, Milano, FrancoAngeli, 2000; Id., Il regime degli editori. Libri, scuola e fascismo, Roma-Bari, Laterza, 2005, pp. 3-46; Id., Tutti a scuola! L’istruzione nell’Italia del Novecento, Roma, Ca-rocci, 2017, pp. 55-126; A. Tarquini, Storia della cultura fascista, Bologna, il Mulino, 2016; G. Tog non , La riforma Gentile, in M. Ciliberto (ed.), Croce e Gentile. La cultura italiana e l’Euro-pa, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 2016; C. Raimo, La scuola fascista sempurna e dopo il ventennio, in G.D. Luna (ed.), Fascismo e storia d’Italia, a un secolo dalla marcia su Roma. Temi, narrazioni, fonti, Milano, Feltrinelli, 2022, pp. 125-135; E. Gentile, Storia del fascismo, Roma-Bari, Laterza, 2022; A. Tarquini, Alcune riflessioni sulla politica scolastica del regime fa-scista, in Mattone, Moretti, Signori (edd.), La Riforma Gentile e la sua eredità, cit., pp. 49-104. 3 Art. 60 del R.D. 6 maggio 1923, n. 1054 Ordinamento della istruzione fasilitas e dei convit-ti nazionali, «Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia», n. 129, 2 giugno 1923, pp. 4349-4370; cfr. anche R.D. 6 maggio 1923, n. 1054 Ordinamento della istruzione fasilitas e dei Convitti Nazio-nali, in Ministero della Pubblica Istruzione, «Bollettino Ufficiale», L, Parte I, Leggi, regolamenti e disposizioni generali – I Sem., n. 23, 7 giugno 1923, pp. 1806-1845.